Google Home e Home Mini da oggi in Italia

Gli smart speaker di bigG con l'intelligenza artificiale dell'Assistente Google fanno oggi finalmente il loro debutto ufficiale anche nel nostro paese.
Gli smart speaker di bigG con l'intelligenza artificiale dell'Assistente Google fanno oggi finalmente il loro debutto ufficiale anche nel nostro paese.

Oggi, 27 marzo 2018, verrà ricordato come il giorno in cui l’Assistente Google entra ufficialmente nelle case degli italiani. Non con gli smartphone (quello già è accaduto alcuni mesi fa), ma con un dispositivo pensato appositamente per collocarsi all’interno dello spazio domestico: gli smart speaker della linea Google Home fanno il loro debutto nel nostro paese.

Due modelli, uno più grande e più potente dal punto di vista del comparto audio, l’altro dalle dimensioni estremamente compatte e dal look discreto. Home e Home Mini hanno in comune un’intelligenza artificiale evoluta e profondamente integrata nell’ecosistema mobile. Attraverso un semplice comando vocale (da attivarsi con le keyword “Ok Google” e “Hei Google”) è possibile controllare la riproduzione della musica, avviare la visione di un film sul televisore, accendere o spegnere le luci in ogni ambiente della casa, consultare gli eventi inseriti nell’agenda e molto altro ancora.

Chi è interessato all’acquisto può trovare gli smart speaker di Google sullo store ufficiale del gruppo di Mountain View e in alcune delle principali catene di elettronica come Unieuro, Mediaworld ed Euronics. I prezzi fissati per il mercato italiano sono di 149,00 euro per la versione più grande e 59,00 euro per l’altoparlante in versione Mini. In entrambi i casi c’è la possibilità di scegliere tra più colorazioni, in modo da adattarne il design al proprio arredamento.

Stiamo provando Google Home Mini da qualche giorno e dobbiamo ammettere che una volta presa confidenza con il concetto di smart speaker l’interazione diventa naturale: non si ha più necessità di prendere lo smartphone, sbloccare lo schermo e digitare una query per ottenere le informazioni desiderate. Talvolta il riconoscimento delle domande poste risulta poco preciso e per alcune operazioni è necessario utilizzare una sintassi ben precisa, ma questo aspetto potrà di certo essere migliorato da bigG nel tempo, anche sulla base dei feedback raccolti. Inoltre, nonostante il form factor compatto, l’audio emesso è di qualità elevata.

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