Intel, danni da un miliardo per le alluvioni

Continua la crisi dopo le alluvioni in Thailandia: Intel perderà un miliardo di dollari rispetto quanto preventivato. In flessione tutto il listino.
Continua la crisi dopo le alluvioni in Thailandia: Intel perderà un miliardo di dollari rispetto quanto preventivato. In flessione tutto il listino.

Costeranno care a Intel le recenti alluvioni in Thailandia che hanno messo in ginocchio l’industria intera del mercato PC, in particolare quello relativo agli hard disk. L’azienda ha infatti annunciato che le vendite per il quarto trimestre saranno al di sotto delle aspettative a causa della carenza di dischi rigidi, la quale provoca una reazione a catena che va a colpire inevitabilmente anche il mercato dei microprocessori.

I ricavi saranno dunque inferiori alle stime fatte in precedenza, pari a 13,7 miliardi di dollari con un margine di 300 milioni. Inizialmente si era previsto un miliardo in più. Il margine lordo dell’ultimo trimestre del 2011 si attesterà intorno il 64,5%, con un margine di un paio o più punti percentuali in meno. Dopo la divulgazione del comunicato stampa, le azioni Intel sono cadute in borsa del 4%, scambiate a 24,06 dollari ed in calo di 96 centesimi. La caduta ha inoltre innescato una reazione a catena che ha colpito tutti i maggiori esponenti dell’industria informatica, mettendo sotto pressione il listino a Wall Street.

Advanced Micro Devices ha perso oltre il 3%, con azioni scambiate a 5 e 35 dollari, in calo di 19 centesimi; Hewlett-Packard, il più grande produttore al mondo di personal computer, è sceso di quasi il 2%, per via delle azioni scambiate a 27,27 dollari, 51 centesimi in meno rispetto il valore iniziale. Giù anche Dell del 2% con azioni scambiate a 15,37 dollari (meno 32 centesimi) e Microsoft, 1%, con un calo di 35 centesimi nei titoli scambiati adesso a 25,35 dollari.

In sostanza, nonostante la situazione stia gradualmente migliorando con l’obiettivo di tornare alla normalità nei primi mesi del 2012, la natura presenta il conto all’industria dei colossi informatici, che affrontano una delle più grandi crisi di forniture mai conosciute nella storia del settore, che capita proprio a ridosso delle festività natalizie.

 

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