Neptune Pine, lo smartwatch in crowd funding

Smartwatch o smartphone da portare al polso? Con Neptune Pine la domanda è lecita, ma il progetto convince i finanziatori sulla piattaforma Kickstarter.
Smartwatch o smartphone da portare al polso? Con Neptune Pine la domanda è lecita, ma il progetto convince i finanziatori sulla piattaforma Kickstarter.

Se tra lo scorso anno e il 2013 i primi smartwatch hanno fatto la loro comparsa sul mercato, la stagione ormai alle porte ha tutte le carte in regola per decretare il successo di questa nuova tipologia di dispositivi. I produttori più importanti, Google e Apple compresi, potrebbero lanciare i propri modelli, seguiti da numerose startup e realtà forse meno note, ma dal potenziale comunque interessante.

Tra queste figura anche il team responsabile del progetto Neptune Pine, che si è affidato alla piattaforma di crowd funding Kickstarter per raccogliere i fondi necessari ad avviare la realizzazione e la commercializzazione dell’orologio. La campagna di finanziamento è partita con il piede giusto, andando probabilmente addirittura al di là delle più rosee aspettative: il traguardo dei 100.000 dollari è già stato raggiunto e superato, arrivando a quasi 190.000 dollari con ancora oltre un mese di tempo. Per capire cosa differenzia il dispositivo dai concorrenti basta uno sguardo.

Sono le dimensioni a rendere Neptune Pine diverso dagli altri smartwatch, con un display dalla diagonale generosa (2,4 pollici, 320×240 pixel) per la categoria, ovviamente touchscreen capacitivo. Il resto della scheda tecnica è composto da un processore dual core Qualcomm Snapdragon S4 da 1,2 GHz, memoria interna da 16 o 32 GB, modulo WiFi, 2G/3G, Bluetooth 4.0, GPS, slot per schede microSIM, accelerometro, giroscopio, bussola digitale, altoparlante, microfono, jack da 3,5 mm per gli auricolari, vibrazione per le notifiche, fotocamera posteriore da 5 megapixel, secondo obiettivo frontale VGA, doppio flash LED, batteria da 810 mAh e scocca resistente all’acqua.

Alla base di tutto il sistema operativo Android 4.1.2 Jelly Bean. Specifiche da smartphone, dunque, integrate in un dispositivo pensato per poter essere indossato al polso, ma non solo. È infatti in preparazione anche un supporto per installare lo smartwatch sul casco da motociclista. La produzione prenderà il via nel gennaio 2014, con la vendita al pubblico prevista per i mesi successivi.

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